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Lunedì, 10 Dicembre 2018 14:47

Che cos’è il Gran Consiglio ticinese

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Nell'immaginario comune la Svizzera è il paese delle distese verdi, dei laghi cristallini, del formaggio con i buchi e la fonduta in realtà, si tratta di una regione che ha una grande integrità politica, il cui sistema di governo è orientato verso il cittadino e le relazioni estere del paese.

La Svizzera è uno Stato federale che si fonda su tre livelli istituzionali:
  • La Confederazione;
  • I 26 Cantoni;
  • I Comuni.
   

Infatti, il federalismo Svizzero sancisce l'autonomia dei cantoni, che hanno una grande libertà nel gestire le questioni politico-economiche, nel rispetto della Costituzione federale istituita nel 1848.

Quelli della Costituzione svizzera sono dei valori e degli impegni che vengono condivisi da tutti i cantoni, e che comprendono:

  • Libertà di parola;
  • Uguaglianza tra i sessi;
  • Rispetto verso il cittadino;
  • Integrazione sociale;
  • L'impegno sociale del cittadino verso lo Stato;
  • L'uguaglianza di fronte alla legge;
  • Il divieto di attività o azioni discriminatorie. 

e altre voci che comprendono la libertà economica, il diritto alla giustizia, l'obbligo scolastico, ecc.

Fatta questa piccola premessa, che cos'è quindi Il Gran Consiglio ticinese?

Gran Consiglio ticinese: alcuni punti per capire meglio che cos'è

sala del gran consiglio

Il fatto che la Svizzera sia una Confederazione, significa appunto che ogni cantone ha una grande autonomia nel gestire questioni politiche ed amministrative.
Prima del 1848 c'era un gran bisogno di unificare una regione molto frammentata, mantenendo però l'identità dei popoli che la componevano, rispettando i valori politici e culturali delle quattro nazioni.
Il Gran Consiglio ticinese è di fatto il parlamento del cantone, i cui rappresentanti dei seggi, insieme ai membri del Consiglio di Stato, vengono eletti ogni quattro anni.
Il fatto che il Ticino, come la Svizzera, goda di un sistema multipartitico, significa che nessun partito ha la possibilità di conquistare la maggioranza assoluta, nel sostegno della democrazia sulla quale è fondata il paese.
La democrazia diretta, infatti è un sistema poco ricorrente negli stati moderni, ma è fondamentale affinché i politici riescano a capire veramente cosa preme i cittadini, e fare il meglio per risolvere le criticità più ricorrenti.
Come per ogni paese, il governo e il parlamento sono due elementi chiave affinché la nazione funzioni al meglio.
Per quanto riguarda il Ticino, questi sono due fattori ancora più identificativi. Questa regione di fatto non esisteva due secoli fa, né esisteva la comunità ticinese. Avere degli organi di rappresentanza ha significato molto per rendere tangibile l'esistenza di quest'area.
Ogni quattro anni vengono eletti 90 parlamentari che compongono il Gran Consiglio.Loro, insieme ai rappresentanti dei cinque dipartimenti che compongono il Consiglio di Stato hanno il compito di:
  • Gestire le relazioni estere;
  • Sviluppare in maniera sostenibile il territorio e le risorse che offre;
  • Istituire e promuovere programmi che facciano crescere i posti di lavori;
  • Supervisionare la situazione economica del cantone;
  • Promuovere azioni affinché vengono gestite correttamente criticità finanziarie.

Che cosa fa il Gran Consiglio

bandiera canton ticino

Il Gran Consiglio ha un potere legislativo, ossia è in grado di:

  • Formulare le leggi;
  • Controllare il Governo (Consiglio di Stato) e l’amministrazione.

Dall'altra parte il Consiglio di Stato ha dei poteri esecutivi, ossia:

  • Può applicare le leggi;
  • Deve governare, amministrare e rappresentare lo Stato durante relazioni interne ed estere.

Quello del Consiglio di Stato è un ruolo fondamentale, dal momento che è composto da cinque dipartimenti, che si occupano delle tematiche che premono di più il Canton Ticino, che si suddividono come segue:

  • Dipartimento del territorio (DT);
  • Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE);
  • Dipartimento delle istituzioni (DI);
  • Dipartimento della sanità e della socialità (DSS);
  • Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS).

Consiglio di Stato e Gran Consiglio devono collaborare al fine di risolvere le problematiche maggiori, e per quanto riguarda il Ticino ne potremmo citare le due più ricorrenti:

  • Problemi di mobilità, traffico e inquinamento dell’aria sempre maggiore;
  • Mancanza di azioni che aumentino il giro turistico del Ticino, che spesso viene visto come una destinazione provinciale e poco allettante.

Proprio in questi giorni infatti il presidente del governo Claudio Zali (che è anche direttore del DT), e il direttore del DFE, Christian Vitta, hanno sottoscritto la road map a Milano. Si tratta di un documento che è composto da una lista di provvedimenti che prevedono la corretta gestione dei più di 65.000 frontalieri che attraversano la frontiera per lavorare. Questo passaggio comporta delle conseguenze sulla mobilità e ha anche un impatto economico sulla regione. Le azioni che verranno decise ed intraprese avranno lo scopo di "avere una situazione di concorrenza leale sul mercato del lavoro", come ha affermato Vitta. In questa sede si è discusso anche "dell'accordo fiscale sui frontalieri e stiamo lavorando per individuare delle soluzioni condivise a presentare poi ai rispettivi Governi, chiamati a ratificare l'intesa. Da parte nostra, abbiamo già avvisato Berna e abbiamo ricevuto carta bianca".
Queste e altre azioni puntano a fare del Ticino una regione che gestisca correttamente le relazioni internazionali, puntando a migliorare i servizi che vengono offerti al cittadino, e gestendo al meglio le risorse economiche della regione.
Proprio per questo motivo votare è un obbligo che ogni membro della comunità Ticinese deve cogliere, per poter contribuire alla formazione di un governo che metta il territorio e le sue risorse al primo posto.

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Ultima modifica il Giovedì, 20 Dicembre 2018 10:45