Venerdì, 01 Febbraio 2019 17:49

UDC al Gran Consiglio? Ecco come può aiutare il Ticino

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L’UDC, i liberalconservatori ticinesi hanno le idee chiare per la prossima legislatura. Ridare le chiavi del Ticino al ceto medio è la frase che riassume il focus del loro programma elettorale, che punta su:

  • la riqualificazione territoriale;
  • le incentivazioni per i giovani e le imprese;
  • mettere al centro la famiglia tradizionale;
  • sviluppare le relazioni estere e tra cantoni per ridare valore alla regione;
  • rivedere il sistema scolastico ticinese.

 

Insomma, valori come famiglia, cultura e istruzione, che sono alla base della Confederazione elvetica coincidono con gli obiettivi del UDC per il prossimo quadriennio, nel caso si aggiudicassero un buon numero di seggi al Gran Consiglio.

La lotta del “Partito del ceto medio” non è iniziata certo da poco. Già durante l’attuale legislatura sono stati presentati più di 100 atti parlamentari, alcuni evasi, tra cui l’iniziativa “Prima i nostri”.

 

Il programma elettorale dell’UDC si muove su “cinque catene di produzione dei valori, del benessere e della prosperità svizzeri”:

    • Patria > Identità > Indipendenza;
    • Società civile > Sussidiarietà > Stato;
    • Famiglia > Prosperità > Autonomia;
    • Azienda > Lavoro > Mercato;
    • Scuola > Educazione > Eccellenza.

 

Approfondiamo alcuni di questi concetti nel prossimo paragrafo, per capire i punti cruciali sui quali l’UDC intraprenderebbe delle azioni concrete durante la prossima legislatura.


L’UDC al Gran Consiglio? Ecco come potrebbe aiutare il Ticino

 

Riqualificazione imprenditoriale

L’assunzione di personale indigeno ha visto un enorme calo a partire dal 2000. La libera circolazione delle persone, che all’inizio doveva avvantaggiare il territorio ticinese, ha portato anche un’ondata di malumore sia per gli imprenditori, sia per coloro che sono alla ricerca di un impiego.

Da una parte, artigiani e datori di lavoro si ritrovano a competere in un contesto in cui partono svantaggiati. Il Ticino tutt’oggi non offre nessuna incentivazione alle aziende in termini di sviluppo imprenditoriale o dell’assunzione di personale del territorio.

 

colloquio

 

La conseguenza è una visione di fare business arretrata, e tutt’altro che al passo con i tempi.

Proprio per questa ragione i giovani professionisti non vedono opportunità lavorative sul territorio ticinese, figuriamoci quelle di poter dare una svolta alla propria carriera. Si tratta di un contesto molto intricato, che presenta non poche criticità sulle quali bisognerà agire in maniera strategica.

Imprese più incentivate ad assumere personale indigeno, fondi per lo sviluppo imprenditoriale e una formazione di matrice più professionale e stimolante per i giovani potrebbero essere le “chiavi” per agire su una questione lasciata in disparte per troppo tempo.

 

Riqualificazione territoriale

Rispetto agli altri cantoni, il Ticino risulta arretrato e poco attraente per ciò che riguarda turismo, investimenti economici ed esportazione di beni e consumi locali.

Ecco perché l’UDC punta sullo sviluppo di alcuni progetti di riqualificazione territoriale, che prenderanno la forma di diversi Poli con obiettivi specifici, come:

  • Il Polo Idroelettrico e delle energie alternative, che avrà lo scopo di inserirsi nel quadro delle energie rinnovabili, e della promozione di un’edilizia e un’industria ecocompatibile;
  • Il Polo della Bellezza e della Qualità della Vita, il cui obiettivo sarà quello di promuovere eventi turistici, culturali e musicali per rendere il Ticino una meta interessante;
  • Il Polo dell’Architettura, per promuovere lo sviluppo progettuale ed edile sul territorio;
  • Il Polo Biomedico e Bioagrario, che avrà il compito di puntare sull’incremento della ricerca e sviluppo industriale;
  • Il Polo Finanziario con il quale si promuoveranno le relazioni economiche estere ed intercantonali;
  • Il Polo Sanitario, per puntare sull’eccellenza in campo medico;
  • Il Polo Urbano ticinese, che cercherà di sfruttare al massimo le infrastrutture come l’Alptransit, per rendere il territorio facilmente raggiungibile. Un obiettivo fondamentale, al fine di raggiungere alcuni degli scopi sopra indicati.

 

 

Rivedere il sistema scolastico 

diploma maturita

 

Attualmente, il sistema educativo ticinese non solo sta vacillando, ma è stato oggetto di scandali anche oltre confine, come quello dei “diplomi napoletani”, il caso più recente.

I giovani si ritrovano sempre più spesso senza una guida e non vedono né la scuola, né gli educatori come un punto di riferimento.

Bisogna quindi agire sull’organizzazione interna degli istituti, rivedere i contenuti, e dare più autorità a docenti e direttori.

 

L’UDC non a caso si è autoproclamato il “Partito del ceto medio”. Un ceto del quale molti si sono dimenticati, o nei cui confronti, in passato, le promesse non sono state mantenute. Un ceto che rappresenta la comunità ticinese.

Prima che ci sia lo sviluppo territoriale, finanziario o delle relazioni estere, bisogna partire dalle persone che compongono proprio questa comunità.

 

Vuoi approfondire maggiormente i profili dei rappresentanti dell’UDC? Scarica gratuitamente il programma elettorale di Tiziano Galeazzi, il deputato che vuole ridare luce al Ticino, con delle azioni concrete. 

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Ultima modifica il Giovedì, 07 Febbraio 2019 15:51