Giovedì, 07 Marzo 2019 14:15

4° punto programma elettorale Tiziano Galeazzi: trasporti e mobilità

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Nelle ultime settimane la viabilità e il traffico nel Ticino sono di nuovo nell’occhio del ciclone. Finalmente una bella notizia c’è: una riforma in fase di sperimentazione del piano PVPUna riforma che si è fatta attendere per troppo tempo e che avrà inizio a partire dal prossimo agosto.

Alcuni sono titubanti e credono che questa mossa preveda solo lo spostamento del traffico senza una vera e propria strategia per contrastare gli imbottigliamenti nel centro luganese. Io invece mi sento ottimista, anche se si tratta di una riforma tardiva. Una riforma per la quale, noi dell’UDC, premiamo da tempo.

In questo articolo abbiamo visto come mobilità, traffico e territorio sono tre aspetti correlati.

Abbiamo parlato di come alcune infrastrutture come l’AlpTransit e l’aeroporto di Lugano-Agno devono essere sfruttate in maniera intelligente e funzionale affinché il trasporto di cose e persone sia incrementato, portando anche a delle relazioni estere che potrebbero aiutare lo sviluppo economico del Cantone.

 

Continuiamo a parlare di mobilità, ma sotto un altro aspetto. Un aspetto che coinvolge in prima persona i cittadini, le istituzioni e le aziende sul territorio. Ma facciamo un passo indietro e capiamo l’evoluzione della mobilità e del traffico sul territorio ticinese. Prendiamo in considerazione il rapporto annuale sulla mobilità nel Ticino del 2017Il report dettagliato esamina due periodi: il decennio 2005-2015 e il biennio 2016-2017.

Durante il decennio 2005-2015 si sono iniziati a registrare le problematiche riguardanti il traffico e la mobilità. Infatti, il traffico è andato ad aumentare del 12% a causa di diversi fattori, quali:

  • Aumento della popolazione;

  • Aumento dei frontalieri;

  • Aumento dei veicoli motorizzati.

 

Infatti, in questo senso il Ticino si è mostrato come il Cantone i cui abitanti possiedono il maggiore numero di veicoli (più di 620 veicoli motorizzati per 1000 abitanti), rispetto agli altri Cantoni.

Il biennio 2016-17 invece è stato più “roseo” sotto diversi aspetti:

  • I cittadini hanno adottato nuovi modi per spostarsi, che includono soluzioni “green” come le biciclette, ad esempio;

  • Un incremento è stato registrato anche nell’utilizzo di mezzi di trasporti navali e del trasporto pubblico. Le vendite di titoli di trasporto Arcobaleno, ad esempio, nel 2017 hanno registrato introiti maggiori del 7,1%, rispetto al 2016. Dall’altra parte, anche l’utilizzo dei servizi TILO (Treni Regionali Ticino Lombardia), ha registrato una crescita del 123% a partire dal 2005.

Cosa ci dicono questi numeri?

Che, sicuramente, almeno da parte dei cittadini una volontà di cambiare le proprie abitudini di spostamento c’è, ma ci sono davvero le condizioni perché questa sia una prassi da estendere su larga scala?

 

 treni svizzera

Il Ticino è un fazzoletto di territorio che ancora non presenta le condizioni perché mezzi di trasporto pubblici siano la prima scelta per cittadini, turisti e frontalieri.

Il 2017 ha presentato una situazione di stallo delle problematiche che riguardano traffico e mobilità. Quindi lo scenario non è andato a peggiorare ma non è nemmeno migliorato.

Esiste un modo per cambiare la situazione? Partiamo da alcune considerazioni.

 

Programma elettorale Tiziano Galeazzi: 4 mosse per migliorare la mobilità e la viabilità nel Ticino

 

  • Revisione totale del piano PVP. La piccola riforma sperimentale per migliorare la mobilità del Cantone è sicuramente un primo passo al fine di risolvere un problema generale che causa un enorme disagio per i cittadini ticinesi e non solo. Una mobilità disfunzionale ha un impatto negativo anche sull’aspetto turistico della regione. Connessioni e infrastrutture mancanti o sviluppate in maniera caotica senza una vera strategia fanno sì che il Ticino sia un territorio difficile da visitare e da girare. Imbottigliamenti e traffico portano anche ad inquinamento e malcontento generale tra i cittadini.La riforma che prenderà il via a partire dal prossimo agosto porterà sicuramente dei benefici in una Lugano in cui nemmeno più i semafori riescono a smaltire il traffico. 

    Ma basterà? Ovviamente, non lo possiamo dire con certezza oggi. Bisogna vedere come i nuovi sbocchi impatteranno il territorio, ma forse sarebbe il caso di attuare una revisione totale del piano PVP, per non limitarsi a “spostare” il problema del traffico ticinese, ma di risolverlo una volta per tutte;

 

  • Puntare sull’incremento dei mezzi di trasporto pubblici. Secondo il report che abbiamo esaminato nel periodo 2016-2017 molti cittadini hanno optato per i mezzi pubblici al fine di spostarsi a Lugano e nei paesi limitrofi. Nonostante ciò, i collegamenti offerti risultano tutt’oggi poco funzionali e nonostante l’istituzione dei titoli di viaggio Arcobaleno, anche dispendiosi.

    Ecco perché bisogna puntare su un’infrastruttura di connessioni messa a disposizione ai cittadini più funzionale, con costi di viaggio rivisti e tragitti consoni;

 

  • Incentivare le aziende. Torniamo a parlare di incentivazioni. In questo caso, si possono prevedere delle incentivazioni per tutte quelle realtà che offrono mezzi di trasporto collettivi per i propri collaboratori. Considerando che solo nel Mendrisiotto la media è di due macchine per tre abitanti (con una media di 668 veicoli per 1000 abitanti, rispetto alla media svizzera di 543), si tratterebbe di un’iniziativa da considerare durante la prossima legislatura;

 

donna al volante

 

  • Sviluppo delle zone di periferia. Quando parliamo di incremento delle infrastrutture sul territorio bisogna ragionare su un quadro completo, e non considerare solamente la situazione luganese.

    Affinché i cittadini siano più propensi ad utilizzare i mezzi pubblici, abbiamo visto che questi devono essere ridisegnati in termini di costi e percorsi. Dall’altra parte, perché i collegamenti tra i centri abitati e paesini siano migliorati, è bene considerare di individuare delle aree periferiche dove poter costruire dei parcheggi. Si tratterebbe di un’azione volta a migliorare i collegamenti su tutto il territorio ticinese e a incrementare l’utilizzo di mezzi pubblici.

 

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Ultima modifica il Lunedì, 11 Marzo 2019 08:55